Ferrari

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Estate del 1957, Enzo Ferrari viveva un periodo di quattro mesi che, pur essendo di breve durata cronologica, doveva sembrare infinito nella sua esistenza. Il Commendatore era colpito da una profonda crisi sia personale che professionale. Da un lato, si trovava all’ombra oscura del fallimento della sua azienda automobilistica, fondata con sua moglie Laura un decennio prima, durante un periodo in cui l’Italia era ancora in rovina a causa degli effetti devastanti della grande guerra. Dall’altro lato, la sua vita familiare era segnata dalla tragedia della morte del figlio unico della coppia, Dino, e dalla difficoltà di accettare il figlio avuto da una relazione con Lina Lardi. L`ex pilota vedeva nell’obiettivo di vincere la Mille Miglia l’unico raggio di speranza che avrebbe potuto modificare il corso della sua vita, almeno dal punto di vista economico. Questa vittoria avrebbe rappresentato la possibilità di superare la concorrenza della Maserati e di rilanciare in modo definitivo il prestigio e le vendite della sua scuderia.

Il film oscilla tra un dramma familiare e una rimonta memorabile, almeno nelle intenzioni, presentandosi come un classico biopic nella sua forma. Tuttavia, non riesce a far rombare i suoi motori, mancando di sfruttare appieno il fascino del “Mago” Ferrari, l`audacia della sua visione e la meraviglia futuristica del Cavallino per rendere la narrazione altrettanto epica. Da un punto di vista della scrittura, la pellicola mostra una chiara impronta americana, il che non è necessariamente un aspetto negativo. Esistono numerosi esempi di film che, pur trattando delle nostre storie e delle nostre icone, sono stati diretti e interpretati da registi e attori stranieri.

Il principale inconveniente del prodotto risiede nell`interpretazione di Adam Driver nel ruolo di Enzo Ferrari, la quale non riesce a far dimenticare che si tratta di un attore americano che incarna una figura così rilevante nella storia del Novecento italiano. La sospensione dell`incredulità non si realizza, o almeno non a sufficienza per instaurare una connessione emotiva con il personaggio, le sue ambizioni e il suo dolore. Questa critica si estende anche agli altri personaggi, ad eccezione di Penelope Cruz, che riesce a distinguersi grazie al suo notevole talento interpretativo.

Con una durata di oltre due ore, la parte conclusiva del film si focalizza sulle varie tappe della Mille Miglia. Tuttavia, manca un`originalità nella regia delle scene di corsa che potrebbe renderle uniche e distintive. A titolo di confronto, si può menzionare Le Mans ’66 – La grande sfida (2019) di James Mangold, dove le sequenze di corse presentavano una tensione costante. In questa pellicola, invece, l`azione si concentra principalmente verso la fine, dando l’impressione di una certa fretta. Molte tematiche vengono solo accennate e non approfondite, come la presunta corruzione tramite mazzette ai giornalisti, suggerita da Laura a Enzo dopo la tragedia di Guidizzolo, in cui la Ferrari 335 S n. 531, guidata da Alfonso de Portago, si schiantò, causando undici morti.

In conclusione, Ferrari si presenta come un’occasione mancata. Il biopic risulta essere troppo classico, seguendo un percorso sicuro senza intraprendere rischi significativi o sorpassi. Il prodotto procede su una traiettoria lineare senza curve rilevanti.

Ferrari

Regia: Michael Mann

Attori: Adam Driver, Shailene Woodley, Giuseppe Festinese, Alessandro Cremona, Derek Hill, Leonardo Caimi, Penélope Cruz, Gabriel Leone, Michele Savoia, Jacopo Bruno, Domenico Fortunato, Damiano Neviani, Giuseppe Bonifati, Franca Abategiovanni, Marino Franchitti, Valentina Bellè, Luciano Miele, Daniela Piperno, Alessandro D’elia, Gianfilippo Grasso, Andrea Bruschi, Giuseppe Attanasio, Andrea Dolente, Marco Maccieri, Andrea Fiorillo, Marc Gené, Jonathan Burteaux, Massimo Scola, Sarah Gadon, Jack O’Connell, Javier Cornelio Merida, Samuel Hubinette, Wyatt Carnel, Brett Smrz, Patrick Dempsey, Lino Musella, Tommaso Paolucci, Alessio Cioni, Biagio Caruso, Maurizio Cardillo, Alice Zanini, Lulu Najafi, Uladzislava Keizereva, Edoardo Beraldi, Gabriel Noto, Alfredo Benedettini, Carlo Fei, Robert Steiner, Erik Haugen, Ben Collins, Daniele Carbone, Tommaso Basili, Modesto Menabue, Massimo Bottura, Pietro Corradini, Andrea Volpetti, Francesco Gorga, Pietro Piccinini, Edoardo Golemi, Agnese Brighittini, Filippo Marchi

Durata: 130 minuti

Uscita: 14 Dicembre 2023

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Ferrari
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Studio, faccio finta di essere un grande appassionato di cinema e serie TV, ma nella maggior parte dei casi ci capisco molto poco.
ferrariOccasione mancata, anche perché esiste un diretto concorrente uscito qualche anno prima diretto da James Mangold, Le Mans 66.

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