Dream Scenario – Hai mai sognato quest’uomo?

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Sento davvero che stai giocando con il fuoco qui.
(Brett ~ Tim Meadows)

Il docente universitario di biologia Paul Matthews vive una vita piuttosto normale e comune, senza particolari scossoni in grado di renderla speciale. Sposato con la bella Janet, ha due figlie di nome Sophie e Hannah e conosce molte persone. Ed è proprio da quest`ultime che arriva una sorpresa capace di sconvolgergli completamente la vita.

Perché Paul non sa che, da qualche giorno ormai, in qualche modo lui è presente nei sogni di tantissime persone. Sconosciuti o conoscenze strette, spesso questo non fa differenza, poiché Paul è diventato famoso, anche se con il passare del tempo essere noti e molto conosciuti inizia a creargli problemi sia nel suo lavoro che nei rapporti umani con le persone che conosce e le comunità in cui vive.

Pellicola dal sapore dolceamaro che, partendo principalmente come una commedia con connotati di tipo noir e horror, si trasforma nella seconda parte in un thriller sempre di tipo horror dal sapore amaro. Ma di cosa stiamo parlando esattamente? Questo prodotto rappresenta uno straordinario esempio di cinema del presente e del futuro, riuscendo a trattare tantissimi temi nella sua brevità senza sembrare mai noioso, sbagliato o fuori posto. Tutto questo merito di una regia, quella del bravo Kristoffer Borgli, che mette al centro l`uomo comune, una persona che ha raggiunto il massimo che il mondo intorno a lui poteva concedergli ma che, con il ruolo di professore universitario che ricopre, sente mancargli ancora qualcosa. Qui emerge la prima, grande caratteristica del presente prodotto, ossia quella di raccontare una figura intelligente ma non troppo, inserita ma non troppo, che interagisce poco e ha una vita inutile e tutto sommato banale. Insomma, Borgli sta raccontando in parte la vita di tutti noi: chi infatti non si è mai sentito, almeno per una volta, una sorta di Paul Matthews? Questo personaggio – da Oscar Nicolas Cage nella parte – tutto sommato sta bene, ma guardando gli altri si sente geloso di quello che non ha. Possedere o non possedere, e quindi, essere o non essere, questo lo shakespeariano problema di Matthews. Se infatti l`uomo non è del tutto felice di come vive, sentendo appunto che gli manca qualcosa, scoprirà come essere famoso porta tanti, tanti svantaggi e problemi. Qui emerge la seconda caratteristica di questo film, vale a dire il rapporto tra una persona normale e il mondo o, meglio, la società che lo circonda. Come alcune battute all`inizio del prodotto inerenti le formiche fanno comprendere, la scelta è tra restare uno di loro, una formica quindi, con i suoi ruoli, le sue posizioni e i suoi rapporti, oppure emergere come qualcosa di diverso, di differente, di unico. Ebbene, alla scelta inconsapevole della seconda opzione, la società delle formiche che circonda Paul – la stessa che circonda tutti noi – inizia ad isolarlo, a trattarlo come un diverso ma non in senso positivo, anzi, e a conti fatti portandolo a restare una formica di cui le altre formiche non si fidano più, inclusa sua moglie. In fondo, nessuno vuole davvero cambiare, si tratta di un rischio troppo grande per tutti, che non vale la pena di essere corso, e chi ci prova diventa il nemico, in una sorta di psicosi collettiva. Intorno a questi due grandi aspetti ne emergono tanti altri di importanza apparentemente minore, ma che se analizzati insieme ai primi due citati ne diventano ogni volta parte integrante: amore, desiderio sessuale, amicizia, rapporti umani e professionali sul posto di lavoro e tanto altro ancora, tutto cambia radicalmente nella vita di Paul, che senza volerlo si trasforma da persona inutile ad orrendo mostro nemico di tutti, diventando fondamentale per la realizzazione di qualcosa di più grande di lui, qualcosa che cambierà il mondo per sempre da allora. Quello che ho visto ieri mi riporta indietro al giorno che vidi Contagion (2011): all`uscita, sentivo qualcosa di strano, e fui convinto che presto niente sarebbe stato più lo stesso. Si tratta della stessa sensazione che ho provato ieri, e onestamente questo non mi rende a felice. Piena di immagini interessanti e di un gioco fotografico di primo livello, consiglio a (quasi) tutti di vedere questa pellicola, un piccolo capolavoro nel suo genere. Non molto adatta, comunque, a chi soffre la visione delle scene horror, qui presenti in numero non piccolo. Sì, certo, in fondo si tratta solo di sogni, ma alcuni di noi preferirebbero non farli, mai. Da non perdere.

Dream Scenario – Hai mai sognato quest’uomo?

Regia: Kristoffer Borgli

Cast: Lily Bird, Nicolas Cage, Julianne Nicholson, Jessica Clement, Star Slade, David Klein, Kaleb Horn, Liz Adjei, Paula Boudreau, Marnie McPhail, Noah Lamanna, Tim Meadows, Dylan Baker, Maev Beaty, Marc Coppola, Krista Bridges, Conrad Coates, Marnie Brunton, Nneka Elliott, Jeremy Levick, Jim Armstrong, Ben Caldwell, Agape Mngomezulu, Stephen R. Hart, Leah Stanley, Sofia Banzhaf, Al Warren, Thomas Mitchell, Dylan Gelula, Michael Cera, Kate Berlant, Caleb Weatherbee, Cara Volchoff, Greer Cohen, James Collins, Jennifer Wigmore, Ramona Gilmour-Darling, Will Corno, Talia Schlanger, Jessie-Ann Kohlman, Alton Mason, Noah Centineo, Josh Richards, Amber Midthunder, Nicholas Braun, Lily Gao, Philip Van Martin, Richard Jutras, Nicole Leroux, Jordan Raf, Domenic Di Rosa, Jesse Goldman, Trish Hoang

Durata: 102 minuti

Uscita: 16 Novembre 2023

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Il Cinema è come il sangue: non posso mai restarne senza, pena la morte. Ci siamo capiti, vero?
dream-scenario-hai-mai-sognato-quest-uomoStraordinario esempio di cinema del presente e del futuro, mai noioso, sbagliato o fuori posto. Bravo Kristoffer Borgli alla regia, mette al centro l`uomo comune, raccontando in parte la vita di tutti noi: tutto sommato stiamo bene, ma guardando gli altri ci sentiamo gelosi di quello che non abbiamo. A questo si aggiunge il rapporto tra una persona normale e la società che lo circonda. Splendido l`esempio delle formiche, e la rappresentazione di qualcosa di grande che deve venire. Immagini interessanti, fotografia di primo livello, un piccolo capolavoro anche se forse non adatto a chi soffre nel vedere l`horror.

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