Viaggio in Giappone

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Sidonie Perceval è una scrittrice francese che ha perso il marito a causa di un brutto incidente: da quel momento la donna si sente di vivere un`esistenza prima di senso e significato, tanto percepisce vuota la propria anima e la sua quotidianità.

Che sia colpa della casa o di chi la abita con lei sembra difficile dirlo, comunque Sidonie decide di prendere la palla al balzo datale da un viaggio di lavoro in Giappone per cambiare aria e per lanciare anche in quel luogo una sua nuova produzione. Ad attenderla nel paese dei ciliegi in fiore il suo editore Kenzo Mizoguchi, pronto a farle scoprire un posto che non conosce se non per sentito dire.

Dramma romantico diretto dalla francese Élise Girard che cerca di dare un tocco lieve a dei sentimenti che, per forza di cosa, del tutto lievi non possono essere. Mancanza, lontananza, dolore vengono presi dalla regista con una certa leggerezza, e dopo aver visto la pellicola, questo sembra essere quello che dona maggiore forza ad una storia che avrebbe altrimenti una trama piuttosto scontata. Durante la proiezione lo spettatore, se è in grado di empatizzare un minimo con i protagonisti, si trova a fare lui stesso il viaggio di Sidonie nel Paese del Sol Levante, o alternativamente a sentirsi colui che deve accogliere la donna, sia che lo faccia in questa vita che lo faccia da una vita che, oggettivamente, con la nostra non ha ormai più nulla in comune. Dico questo perché l`altro elemento con cui si interagisce nello svolgimento della pellicola è il mondo dei morti o, meglio, quello delle loro anime, per tantissime culture spesso costrette a vagare ancora nel nostro mondo dopo la morte, perché irrimediabilmente connesse con noi, anche se non per sempre. Élise Girard ne traccia un quadro semplice e probabilmente molto poco veritiero, ma in ogni caso nel farlo segue il suo stile, e in questo senso la scelta si rivela indovinata. Anche perché poi, a conti fatti, tutta quanta la pellicola si dimostra essere un grande spot promozionale per il Giappone, dedicato a tutti quelli che erano e sono ancora dubbiosi se valga la pena visitarlo o meno. Il Giappone mostrato da Élise Girard è un Paese splendido e interessante da ogni punto di vista o quasi, sembra quasi una cartolina: molto di vero c`è senz`altro, anche se poi non si citano gli aspetti meno positivi di una nazione comunque con diversi problemi. Grossa la presenza del product placement franco-nipponico nella storia, fortunatamente non troppo invasiva nella trama tanto da dirsturbarla. Nel complesso, un prodotto poco più che sufficiente, anche se con alcuni momenti di interesse. Si poteva lavorare meglio alla parte finale.

Viaggio in Giappone

Regia: Élise Girard

Cast: August Diehl, Isabelle Huppert, Tsuyoshi Ihara

Durata: 95 minuti

Uscita: 11 Gennaio 2024

English Version

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REVIEW OVERVIEW
Sufficiente
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Il Cinema è come il sangue: non posso mai restarne senza, pena la morte. Ci siamo capiti, vero?
sidonie-au-japonDramma romantico diretto dalla francese Élise Girard che cerca di dare un tocco lieve a dei sentimenti che tali non sono, come mancanza, lontananza, dolore e altri. Altro elemento con cui si interagisce nella pellicola è il mondo dei fantasmi, molto importante in Giappone. La pellicola si mostra di essere un grande spot promozionale per il Giappone. Grossa la presenza del product placement franco-nipponico nella storia. Nel complesso, un prodotto poco più che sufficiente, di cui si poteva lavorare meglio la parte finale.

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