Ti sto offrendo un posto libero in Formula 1. L’unico posto dove puoi dire che, se hai vinto, allora sei il migliore al mondo (Ruben – Javier Bardem)
Dopo Top Gun: Maverick (2022), Joseph Kosinski torna a far sfrecciare un divo di Hollywood, mettendo questa volta al centro non i caccia americani ma il grande circus della Formula 1. Il protagonista Sonny Hayes, interpretato da Brad Pitt, è un ex pilota che trent’anni prima aveva abbandonato la F1 dopo un grave incidente, diventando in seguito un nomade alla ricerca ogni volta di nuove gare, nuove auto, nuove emozioni. Lui e la pista parlano la stessa lingua, e Ruben, un elegante Javier Bardem proprietario della fino a quel momento fallimentare scuderia APXGP, lo sa e spera che convincerlo a tornare per metà campionato, come mentore e voce fuori dal coro nella sua squadra, possa diventare il suo jolly vincente.
La pellicola, nelle sue due ore e mezza, confeziona tutto ciò che la Formula 1 anela a regalare durante i suoi weekend: un concentrato di emozioni, stravolgimenti, imprevedibilità, la capacità di migliorare la macchina in poche settimane, l’incertezza sul risultato finale e le storie di riscatto di un pilota decaduto. L’idea di Sonny che torna in F1 dopo trent’anni, a più di cinquant’anni di età, è il primo elemento controverso, ma la sceneggiatura accompagna lo spettatore nel legarsi con questo uomo di mezz’età a cui la vita ha dato, ma anche tolto molto, pieno di rituali e abitudini che lo aiutano a trascinarsi in avanti, ogni giorno, e che ci raccontano un personaggio che si è costruito la corazza del cowboy per preservare la propria autostima e stabilità mentale, e tra questi c’è anche una grande attenzione alla conservazione del suo aspetto fisico, che si coniuga con l’esigente lavoro fisico dei piloti a questi livelli.
Egli, infatti, è consapevole di poter tutt’al più reggere per un numero di gare limitato, ovvero le nove gare che Javier Bardem gli chiede di correre, per evitare di perdere il controllo della scuderia. Allo stesso tempo, la presenza di un giovane pilota molto acerbo ma allo stesso tempo con grandi prospettive rende le dinamiche del duo subito chiare: Sonny sa di aver perso il suo treno come pilota F1, ma contemporaneamente ama le corse e, più di tutto, è alla perenne ricerca del momento di trance in cui diventa tutt’uno con l’auto, tutt’uno con lo scorrere del mondo. Ha realizzato questa epifania e grazie a questa maturità ha allontanato il suo concetto di vittoria dall’acquisizione dei trofei e del riconoscimento pubblico, avvicinandolo all’inseguimento di qualcosa di intimo, della miccia che rinvigorisca la sua passione per le corse che, ultimamente, era diventata sempre più fatua. Il secondo pilota Joshua Pearce vede questo arrivo come una sua messa in discussione, ma allo stesso tempo è affascinato dal carisma old style di Sonny, che in poco tempo pervade tutta la squadra, mostrando così come la Formula 1 non sia tanto un insieme di gare classiche dove vince solo chi è più veloce, ma una maratona fatta di strategie dove giocare al limite delle regole, dando in questo caso un po’ di credibilità all’avanzamento di posizioni dei piloti della non così forte APXGP.
Va detto, però, che la licenza ufficiale del circus, con scuderie, piloti e manager reali che interagiscono coi personaggi regala l’idea di trovarsi davanti ad un mix tra storia di fantasia e documentario aiutando a rendere più credibile le altrimenti quasi surreali vicende narrate.
Se quindi lato trama e personaggi l’opera offre spunti interessanti ma comunque super inflazionati, lato registico e di realizzazione delle scene in auto essa dà il meglio di sé, offrendo delle inquadrature mai viste, che permettono di entrare nei caschi dei piloti fornendo un’esperienza immersiva e totalizzante nell’esperire delle gare che, essendo costruite ad arte per essere appassionanti, accentuano al massimo il divertimento e la foga agonistica che solo il massimo campionato mondiale di corse può restituire.
F1 – il film
Regia: Joseph Kosinski
Attori: Brad Pitt, Kerry Condon, Javier Bardem, Damson Idris, Tobias Menzies
Durata: 155 minuti
Uscita: 25 giugno 2025