Elio. Incontro con produzione e voci italiane

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Madeline Sharafian, Domee Shi, Mary Alice Drumm con le voci italiane Alessandra Mastronardi (Olga Solís) e Adriano Giannini (Lord Grigon) alla conferenza stampa del film Pixar: Elio
Madeline Sharafian, Domee Shi, Mary Alice Drumm con le voci italiane Alessandra Mastronardi (Olga Solís) e Adriano Giannini (Lord Grigon) alla conferenza stampa del film Pixar: Elio
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Nel nuovo film Pixar, in uscita il 18 giugno 2025, Elio (vedi recensione), il protagonista omonimo è un orfano che vive con la zia Olga. Elio è così appassionato dello spazio al punto di chiedere di essere rapito dagli alieni. Così, quando viene teletrasportato nel Comuniverso, un’organizzazione interplanetaria con rappresentanti di galassie lontane, Elio è identificato per errore come leader della Terra e spinto a fronteggiare lo spietato guerriero Lord Grigon.
Il film è stato presentato in conferenza stampa a Roma, il 17/6/2025, alla presenza delle registe Madeline Sharafian e Domee Shi, la produttrice Mary Alice Drumm e con le voci italiane Alessandra Mastronardi (Olga Solís) e Adriano Giannini (Lord Grigon).

Le rappresentanti della produzione hanno confessato:

Ci piaceva l’idea di un bambino ossessionato e poi rapito dagli alieni. Siamo fan di Spielberg, Carpenter, Ridley Scott e questo film è una lettera d’amore ai film sullo Spazio. Il nostro è un simbolo di speranza, curiosità, connessione, attraverso un’avventura galattica.

Alessandra Mastronardi:

Ero emozionatissima quando ho fatto il provino, Io sono nata nel 1986, cresciuta con Disney, e avrei potuto far parte di quella famiglia. Ho pianto perché questo film parla a tutti noi. Parla al bambino che tutti abbiamo dentro. Tocca il tema della solitudine. Ci si chiede se si appartiene al posto in cui ci si trova. A un certo punto si dice: “Non sei solo, sei unico”. Ogni bambino può sentirsi così speciale.

Adriano Giannini:

Io sono stato chiamato a interpretare questo ruolo e rimango sempre stupito come in questi film d’animazione lo spettatore sia portato oltre il confine dell’emozione. Cosa che il cinema non animato riesce a fare sempre meno, a mio parere. Per me rimane un mistero.

Seguono poi alcune domande.

Quanto è importante è il messaggio di pace oggi, durante i conflitti che ci sono nel mondo?

Produzione:

Ci sentiamo grate che il film esca in questo momento. Come molti, oggi, Elio inizialmente è pessimista con la Terra e non cerca nemmeno una connessione con gli altri. Noi non vogliamo che la gente rinunci alla Terra perché per noi c’è ancora molto da salvare. Vogliamo dare una prospettiva più speranzosa.
Le storie sono motore di empatia. Possiamo diffondere messaggi positivi e sentimenti di speranza. Questo film per noi è stato molto terapeutico.

Come avete lavorato sul tema della solitudine?

Abbiamo cercato di capire quale fosse il problema di Elio. Volevamo farlo risaltare. Magari lui vuole trovare persone come lui. Perché vuole lasciare la Terra? Lì abbiamo pensato alla solitudine. Non ha più i genitori ed è stato appena adottato dalla zia, per cui si sente un peso.

Quali sono i film di fantascienza che vi hanno ispirato e che vi ispirano?

E.T. l’Extraterrestre è stato una forte ispirazione. Volevamo aggiungere anche del thriller fantascientifico. Alien lo vediamo almeno una volta l’anno. Poi c’è La Cosa di John Carpenter e Incontri ravvicinati del terzo tipo.

Nel film c’è un confronto sulle differenze fra padre e figlio: Grigon e Glordon. In che modo si può dire che i figli possono essere quello che vogliono e i genitori possono continuare a voler loro bene?

Produzione:

C’è una battuta nel film che dice: “Non ti capisco ma comunque ti amo lo stesso”. C’è qui una opportunità di esplorare il rapporto padre figlio. C’è la possibilità di rivelare la propria parte interna, più tenera. Mostrare la propria parte esterna più forte è invece tipico di molti. Tirare su un muro e non far vedere le proprie emozioni. Ma poi molti genitori si toglierebbero quelle difese, all’occorrenza.

Alessandra Mastronardi:

Sono messaggi seminati in tutto il film. Glordon elenca i nomignoli con cui viene chiamato: “un problema”, “un mal di testa”; fino a pensare che il padre non lo conosca davvero.

Come sono state le esperienze di doppiaggio? Ci sono state difficoltà tecniche per reggere i ruoli di voce, nelle sfumature e nel non farsi riconoscere fuori dai personaggi?

Adriano Giannini:

I film d’animazione sono impegnativi vocalmente perché a quei personaggi succedono cose che raramente succedono ai personaggi realistici. Questo comporta uno sforzo vocale maggiore. Qui Lord Grigon è furioso e questo preme sulle corde vocali. In questo caso non potevo registrare più di tre ore al giorno.

Alessandro Mastronardi:

Il direttore del doppiaggio mi ha aiutata a farmi sentire a mio agio. Ho cercato di rispettare l’interpretazione originale di Zoe Saldana. Mi sono divertita molto e lo rifarei (Ride).

Quanto sta entrando l’intelligenza artificiale nel vostro lavoro e quanto cercate di tenerla fuori?

Produzione:

Alla Pixar pensiamo che le storie umane vadano raccontate da esseri umani. L’Intelligenza artificiale è uno strumento che vediamo utilizzare sempre più. I film Pixar richiedono 4 o 5 anni di lavoro. C’è un lavoro fisico che crediamo renda vivi i film e duraturi nel tempo.

Elio esce nelle sale italiane il 18 giugno 2025.

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