Dreams

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“Lo sai che voglio che tu sia felice, ma ci sono dei limiti… sai cosa intendo” (Michael McCarthy – Marshall Bell)

Quanto è facile confondere l’amore con il potere, e amare con l’esercitare quel potere? In questa seconda prova di Jessica Chastain con il regista Michel Franco dopo Memory (2023), l’attrice indossa i panni di Jennifer, un personaggio contraddittorio e ambiguo, eppure cristallinamente ancorato all’amore verso il suo status di ricca benestante. La pellicola sembra parlare di una storia romantica come le altre, ma non vediamo mai come lei e Fernando (Isaac Hernández) si incontrano, o cosa amano l’uno dell’altro. Al contrario, racconta il gioco di potere che ne scaturisce: il potere di sopraffare, il desiderio di essere liberi, di essere riconosciuti e del rischio di confondere l’affetto per devozione.

La fotografia è ottima, e in certe scene ricorda la direzione artistica di Animali Notturni (2016) di Tom Ford, con le riprese interne della casa di Jennifer e il suo abbigliamento quasi anacronistico rispetto agli altri a rivelarci che forse non vive davvero a San Francisco, ma in una prigione dorata che difficilmente si è disposti a lasciare.

Fernando, invece, è un eccellente ballerino messicano, membro della compagnia di ballo controllata dalla fondazione di proprietà di Michael McCarthy, che si fa aiutare nella sua gestione dai figli Jennifer e Jake (Rupert Friend), i quali vengono presentati come parte di una classe sociale altolocata amante dell’arte, che più di tutto teme di perdere il proprio status e l’inevitabile relativo riconoscimento sociale. Ma nella famiglia McCarthy vediamo solo dimostrazioni di affetto superficiali e di circostanza, portandoci a chiedere se sia questo l’unico affetto che Jennifer conosca. A prima vista i due protagonisti fanno parte di due caste che non dovrebbero mai incontrarsi, tuttavia tra loro scatta qualcosa. Ma qual è il vero motore del loro rapporto? Quando Fernando entra illegalmente negli USA e raggiunge Jennifer a San Francisco, in lei inizia a germogliare una domanda: cosa sono disposta a perdere?

Fernando è un ragazzo pieno di vita, che vive il suo sogno professionale, in lotta per non essere etichettato come l’ennesimo indefinito migrante, del tutto opposto a Jennifer, che ha confinato le proprie apparenti ambizioni umanitarie ed ecologiste nelle iniziative della fondazione che il padre e il fratello sono disposti ad accordarle. E così alla lotta di potere si aggiunge un altro tassello: lo scontro tra chi vive inseguendo un sogno e che ubriacato dalla ricchezza di lei ha intravisto uno spiraglio di una vita senza limiti, e chi non si è mai concessa di sognare, per paura di dover rinunciare al proprio benessere. L’amore inizia a diventare friabile, e forse un barlume di invidia l’uno per l’altra sembra pronto a illuminare il destino della coppia. La verità scalpita e imprime all’ultima mezz’ora un’impennata verso una risoluzione tanto necessaria quanto inevitabile.

Forse nessuno è innocente e nessuno è un eroe in questa storia, che ci ricorda quanto la ricchezza estrema sia un frigorifero per l’anima e quanto il continuo vivere all’ombra degli altri non possa che sfociare in feroce ribellione e al ritorno impellente a desiderare la propria affermazione. In fondo, basterebbe poco per rendere felici gli altri; ma quando viviamo con maschere che abbiamo dimenticato di star indossando, veli di velluto per nascondere il veleno coltivato dentro, l’unica cosa che conta davvero è prevaricare.

 

Dreams

Regia: Michel Franco

Attori: Jessica Chastain, Isaac Hernandez, Rupert Friend, Marshall Bell

Durata: 95 minuti

Uscita: 20 novembre 2025

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REVIEW OVERVIEW
Buono
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Appassionato di videogiochi, cinema, libri e podcast, cerca l'arte in ogni medium, la riflessione dietro ogni inquadratura. Cerca di essere eclettico nei gusti ed equo nei giudizi, consapevole che sono vita, esperienze e amicizie fuori dallo schermo i veri fautori del modo di declinare le proprie passioni
dreamsL’opera di Franco è fatta di alti e bassi, ingrana troppo tardi e non racconta un qualcosa di sufficientemente interessante e innovativo da giustificare del tutto la suspense costruita nella prima ora, ma non lascia indifferenti e porta a riflessioni non banali sui rapporti sentimentali, genitoriali e umani in generale. Amore, devozione, invidia, libertà, ricchezza, benessere, opportunità, desideri: tutti questi ingredienti vengono mescolati insieme e il risultato non sarà forse eclatante, ma sicuramente valido.

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